I monaci eremiti praticavano l‘agricoltura in modo simile ad altre comunità rurali dell’epoca, ma spesso avevano un approccio più sostenibile e orientato alla autosufficienza. Ecco come coltivavano la terra:

  1. Scelta del terreno: I monaci eremiti cercavano terre fertili e adatte all’agricoltura. Spesso sceglievano siti isolati e remoti per vivere in solitudine e coltivare la terra lontano dalle distrazioni del mondo esterno.
  2. Rotazione colturale: Praticavano la rotazione delle colture per mantenere la fertilità del suolo. Questo significa che coltivavano diversi tipi di colture su diverse parcelle di terreno in diversi anni, evitando così l’esaurimento del suolo.
  3. Agricoltura biologica: Molto spesso, i monaci eremiti si affidavano a tecniche di agricoltura biologica, utilizzando compost, letame e altre pratiche naturali per fertilizzare il terreno, evitando l’uso di prodotti chimici.
  4. Coltivazione di ortaggi e frutta: Coltivavano ortaggi come verdure, legumi, radici e frutta, che erano fondamentali per il loro sostentamento. Questi prodotti erano spesso utilizzati per l’alimentazione quotidiana e potevano anche essere conservati per l’inverno.
  5. Coltivazione di cereali: I monaci eremiti coltivavano spesso cereali come grano, orzo e avena, che erano usati per produrre pane e altri prodotti da forno.
  6. Allevamento: Oltre alla coltivazione, molte comunità monastiche tenevano anche animali da fattoria, come mucche, pecore, polli e maiali. Questi animali fornivano latte, uova, carne e lana, che erano preziose risorse.
  7. Gestione delle api: Molte comunità monastiche tenevano alveari per la produzione di miele, che era utilizzato come dolcificante e per scopi medicinali.
  8. Irrigazione: Dove necessario, i monaci eremiti costruivano sistemi di irrigazione per garantire un adeguato apporto d’acqua alle loro colture.
  9. Conservazione del cibo: Per conservare il raccolto, i monaci eremiti potevano essiccare, marinare, in salamoia o fermentare gli alimenti per garantirne la disponibilità durante l’inverno o nei periodi di scarsità.
  10. Condivisione con la comunità: Molti monaci eremiti coltivavano cibo non solo per il loro proprio sostentamento, ma anche per la comunità circostante, donando cibo ai poveri o ai viandanti.

In generale, i monaci eremiti erano noti per la loro dedizione al lavoro della terra e all’autosufficienza, cercando di vivere in armonia con la natura e seguendo principi di sobrietà e semplicità. La loro agricoltura spesso rifletteva i valori spirituali della loro vita monastica.